UN INCONTRO

da | Apr 11, 2023 | Aprile 2023

Montagne che mi verrebbe da chiamare nude, aride, spoglie, silenziose: attorno a me tante montagne.

Sopra, un cielo vuoto, azzurro vivo, che solo adesso che provo a osservarlo noto che faccio fatica a fissarvi lo sguardo.

I miei occhi vedono così tante cose che non si lasciano rapire da nulla. Vicino ho così tante persone che non riesco più a riconoscere la mia ombra.

Come sto bene adesso che mi sono fermato.

Come mi piace farmi accarezzare dal sole.

Ma sa sorridere

Sono seduto di fronte ad un ragazzo che mi piace.

Di fianco a me c’è Gonzalo. C’era Gonzalo: si è appena alzato, seguendo Dora da qualche parte nel bosco.

Alla mia destra Alessio, un ragazzo italiano che mi sa di vero, anzi sicuramente lo è: mi piace. Forse parla troppo, ogni tanto lo fa, almeno ai miei occhi, orecchie meglio, però mi trasmette entusiasmo, gioia, curiosità, forse anche gratitudine.

Dall’altra parte del tavolo c’é Anastasia, da Atene, 20 anni e mezzo. Com’é dolce Anastasia: con sta “s” greca, le guance tozze, la carnagione olivastra… é molto silenziosa, forse un po’ spaventata, forse nuova alla curiosità; o magari sono solo i miei occhi che non riescono a vedere la tranquillità.

Al suo fianco Giulia, dalla sardegna: bella come il sole. Lei é divertimento. Lei é presenza. Si stava giocando tutti insieme, attorno al tavolo e, nel momento in cui il pallino del gioco sarebbe dovuto passare a lei, lei era semplicemente distratta: o ancora più semplicemente presente. Grande Giulia. Il sole con gli orecchini.

Alla sua destra, di nuovo di fronte a me, Gagoù. Francese di Grenoble, 22 anni: personalità la ragazza. Gagoù sa quello che vuole, o per lo meno sa ciò che non vuole, o magari non sa un cazzo, ma rimane comunque forte. In fondo io che ne so? Gagoù mi sembra quadrata, simpatica, divertente, allineata, seria, determinata. Ecco forse determinata é la parola che più le si addice. Ma se non posso umanamente, perché non provo fisicamente? Alta, più di me, capello scuro, corto, forse anche un po’ dimenticato. Stamattina era vestita di nero, ma adesso indossa un morbido maglione celeste. Gagoù é destra, e sulla mano destra porta almeno 3 anelli. Sta scrivendo anche lei, pare essere molto concentrata: é tutta ripiegata su se stessa, la testa chinata sulla sinistra, il quaderno tutto storto, la penna che passa saltuariamente dalla bocca al quaderno.

Ma quanto tempo sto prendendo per non parlare del ragazzo che mi piace? Ha il cappello, é misterioso. Veste di nero, ma sa sorridere. Emile.

Oggi abbiamo iniziato a montare le tende.

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