LE REGOLE DELLO STOMACO

da | Dic 1, 2025 | Dicembre 2025

“Qual è il sentimento?”, mi fa Villa, seduto sul tappeto.
“Eh?”, gli faccio io, morente sul divano.
“Il sentimento, qual è?”, come se cambiando l’ordine degli addendi…
“Sto bene, in quiete.” distante anni luce dal cuore, “Ascolto un po’ voi, un po’ loro.”, indicando con le mani le due coppie ai miei fianchi perdersi tra una traversata oceanica in barca a vela e il tripudio dei segnali di una vita adulta.

Villa mi guarda e si intasca quella mia risposta nel silenzio di chi è in grado di assecondare.

Poi ascolto il mio corpo.
La mia pancia.
Il mio gastro.

“Pienezza. Il sentimento è di pienezza”, dentro e fuori: nel ventre colmo di bagna càuda, e negli occhi, colmi di amici.

STA SETTIMANA TI CI METTI

“Perché parliamo del vino?”, domando alla classe durante la mia prima lezione di enogastronomia.
I loro volti mi guardano in silenzio.
“Perché esiste questa materia: l’enogastronomia?”, batto un ulteriore colpo alla pigrizia dell’adolescenza.
Da dietro i banchi tante perplessità, e quasi nessuna certezza.
“Perché parliamo del vino e non, ad esempio, dell’acqua?”, faccio un massaggio cardiaco al corpo privo di segni di vita.
Dall’angolo alla mia destra, Leonardo, con la schiena appoggiata al muro entra in campo: “per gli abbinamenti cibo-vino.”
“Mmm… quella potrebbe essere una conseguenza. Perché il vino è diventato importante a tal punto da prendersi lo spazio di una materia scolastica? Perché ne si studiano gli abbinamenti? Pensate alla storia…” e con le mani disegno un globo gigante fluttuare nell’aria.
“Perché di vini ce n’è tanti”, Prince, dal lato diametralmente opposto della classe.
“Vero. Di vini ce n’è tantissimi. Ma la sua varietà lo ha reso famoso, non importante.”

Aspetto altre frecce scagliate dall’incosciente fame di sapere.

“Perché è buono.”
“Perché siamo in Italia.”
“Perché muove tanti soldi.”

Giusto. Giusto. Giusto.
Gli incoraggio a buttarsi.
“Ma come ci siamo arrivati fin qui, oggi, nel 2025, a parlare del vino?”, prendo una pausa e osservo una Guernica di corpi vivere vite immensamente diverse: c’è chi partecipa e che fa del banco il tavolo su cui imbandire la partita della crescita, chi dorme e lo trasforma in un letto, chi legge e lo fa nascosto dietro allo zaino, chi osserva in silenzio con volto giudicante… dalla prospettiva del prof. è impossibile annoiarsi. Lo pensavo quando ero studente. Lo credo fortemente ora che sto giocando a cambiare ruolo.
“Insomma, nella storia dell’umanità, che ruolo ha avuto il vino?”, vado al cuore della questione.

Abbiamo parlato due ore.
Dalla vite al Budda, dallo storytelling alle realtà intersoggettive (Harari docet), dai vinaccioli al Mezcal.
Tutto collegato dai legami del mondo che fanno di un unicum una parte infinitesimale del tutto.

Io non lo so fare il professore.
Non insegno nulla.
Parlo, e faccio parlare.
Ho fatto delle slide che non ho ancora mostrato.
Abbozzato un programma che ogni qual volta provo ad iniziare, prende un’altra strada, fatta di parole e collegamenti che funzionano al mio personalissimo modo di osservare il mondo.

Sta settimana ti ci metti, mi sono quasi minacciato, dopo aver smarrito la presa sui doveri autoimposti che col tempo, hanno costruito l’identità della mia persona. Scegli un argomento, studialo, e prepara del materiale, mi impongo con tono che non permette repliche. E poi fai sport. E scrivi per averynormalguy, che ancora non hai pubblicato, rincaro la dose, colpevolizzandomi per avere ceduto alla lussuria della prima settimana del Sagittario.

Certain aspects of you have long been dormant but are about to sprout. Some of your potentials have been waiting for conditions that you haven’t encountered until recently. Is there anything you can do to encourage these wondrous developments? Be alert for subtle magic that needs just a little nudge.

Rob Brezsny, www.freewillastrology.com (Sagittarius, Week of November 27th, 2025)

22 novembre: un club dai muri londinesi e una lineup facile facile. Ufficialmente 8 del mattino, ufficiosamente tutto il giorno dopo.
23 novembre: A.
24 novembre: Ufficio.
25 novembre: Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
25 novembre: compleanno di Lorenza.
26 novembre: come fosse domenica. Awake and bake, zanchetta appena svegli e giornata a Porta Palazzo.
26 novembre: riatterro sul pianeta terra con una consulenza personalizzata sulla p.iva.
27 novembre: “Maurì, bicchierino?” 4 del mattino, 3 bocce, e Mauro che, sfatto, si ferma a dormire.
28 novembre: lezione in hangover. Non si fa Jacopo. Pessimo inizio.
28 novembre: vedo una casa da affittare.
28 novembre: mangio da A. Dormo da A. Mi sveglio da A.
29 novembre: lesso il cavolfiore per la bagna càuda. Preparo il banana bread per il post bagna càuda. Preparo la marmellata di cachi e mango da abbinare al banana bread post bagna càuda. Preparo e congelo gli agnolotti per Natale con la nonna. Improvviso delle acciughe al verde per la mia feroce fame delle ore 17.
29 novembre: compleanno di Cler e maledetto Tiramisù all’1 di notte.
30 novembre: bagna càuda con il team Sale. Scopro che ricotta e bagna mi fa volare. Ne mangio troppa. Muoio sul divano.
30 novembre: zanchetta con A., nonostante la puzza d’aglio.
1 dicembre: Sta settimana ti ci metti.

Punto.

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